Area 1 – Itinerario 5

 La dea e il serpente: passeggiata storico archeologica nel borgo di Lanuvio

  1. Museo Civico Lanuvino (museo I)

  2.  Santuario di Giunone Sospita (luogo di interesse I)

  3. Sito archeologico Pantanacci (luogo di interesse II)

  4. Museo Diffuso Lanuvino (materiali Pantanacci, donario equestre Licinio Murena e Torre Medievale – luogo di interesse III)

Se l’archeologia antica e medievale sono i principali interessi del nostro viaggiatore, questo itinerario urbano nella città di Lanuvio è ciò che fa per lui. Il mito vuole l’antica cittadina di Lanuvium fondata attorno al XII sec a.C. sulla base di una duplice teoria di nascita: quella del filone greco-argivo da parte di Diomede, figlio di Tideo, oppure quella da parte del troiano Fabio Pittore giunto in Italia dopo la Guerra di Troia.

Lanuvio era, però, molto nota in antichità anche per la presenza di un grande Santuario dedicato a Giunone Sospita della prima metà del VII sec a.C., considerato il più famoso del Lazio per il culto della dea. Il sito archeologico del tempio è ubicato nel parco di Villa Sforza Cesarini – un interessante villino in stile liberty della prima metà del ‘900 oggi ospitante la Biblioteca Comunale – e a questo si collegano anche i resti di tre blocchi cilindrici di peperino con incise squame, probabilmente riferibili al culto del serpente diffuso nell’antica città la cui venerazione diffusa a Lanuvium è menzionata da Eliano e Properzio. Tale culto prevedeva un rituale celebrato in primavera durante il quale un gruppo di giovani vergini bendate offriva delle focacce a un grande serpente che dimorava in una grotta, al fine di propiziare la fertilità dei campi: secondo questa ipotesi, il non distante sito archeologico di Pantanacci – attualmente ricadente tra il Comune di Lanuvio e quello di Genzano di Roma – sarebbe nient’altro che il famoso antro del serpente sacro. Infatti, nella grotta di Pantanacci sono stati ritrovati centinaia di ex voto, offerti dai fedeli alla divinità che dimorava nella grotta: si tratta, perlopiù, di vasellame e votivi anatomici, tra i quali spicca l’inedita tipologia di cavi orali, un unicum nel panorama nazionale e visibili nella sala dedicata, nel Museo Diffuso.

Nel pomeriggio, il nostro viaggiatore può addentrarsi per le vie del borgo medievale lanuvino, proprio alla scoperta del Museo Diffuso. La fine dell’antica Lanuvium è però segnata dall’editto di Tessalonica (380 a.C.) che, dichiarando il cristianesimo religione ufficiale dell’Impero, proibiva i culti pagani imponendo la chiusura dei templi, compreso quello di Giunone Sospita. È così che si passa alla storia medievale della Civita Lavinia, fondata alla metà X sec d.C. dai monaci benedettini, i quali costruirono ben cinque torri che ancora oggi si presentano nella loro integrità. Tra queste spicca la pittoresca Torre Maschia della cinta muraria in Via della Libertà, consistente in un massiccio corpo cilindrico con passeggiamento merlato esterno. Detta Torre di Porta Romana, presenta lo stemma del pontefice Vittore III a cui va probabilmente attribuita la ricostruzione del paese. Proprietà degli eredi Colonna di Palestrina fino al XV sec, passò nelle mani della famiglia Cesarini e nel XVII sec risulta adibita a carcere. Oggi è possibile visitarne l’angusto ambiente della cella, al di sotto del quale vi è traccia di una cisterna di epoca romana, mancante della tradizionale copertura in cocciopesto, e, forse per questo, ancor più suggestiva.

A neanche 100 mt di distanza dalla torre medievale, il percorso dentro Lanuvio del nostro archeo-viaggiatore prosegue in Via Sforza Cesarini, dove è situata la scenografica Fontana degli Scogli. Fatta costruire nel 1675 all’architetto Carlo Fontana su commissione di Filippo Cesarini, si pensa possa essere una ripresa dalla Fontana dei Quattro Fiumi del Bernini in Piazza Navona a Roma. Originariamente la fontana presentava due enormi serpenti ai lati della scogliera, che la ricollegherebbero con il culto di Giunone Sospita, in una vera e propria circolarità storica e turistica del paese. La giornata del nostro viaggiatore può concludersi presso le segrete di Palazzo Colonna dove, nel cosiddetto Cantinone troverà a sorprenderlo la mostra “1884-1892. Gli scavi di Lord Savile Lumley al Santuario di Giunone Sospita”: per la prima volta dopo 130 anni, le preziose sculture del donario di Licinio Murena tornano a Lanuvio dove furono scoperte alla fine dell’Ottocento dall’ambasciatore britannico Lord Lumley. Si tratta di un imponente gruppo scultoreo in marmo raffigurante cavalieri e guerrieri, realizzato nel I secolo a.C. per volere del console Licinio Murena come dono dopo la vittoria ottenuta contro Mitritade VI re del Ponto.

Consigli e curiosità

  • Non si può visitare Lanuvio senza aver assaggiato la “maza”, focaccia salata anticamente legata al culto del Serpente di Giunone Sospita: nei giorni stabiliti, le vergini consacrate entravano nel bosco con gli occhi bendati, recando in mano una focaccia da donare al serpente. La tradizione vuole che, solo se le ragazze fossero state realmente vergini, il serpente avrebbe accettato l’offerta.

Contatti e orari

Museo Civico Lanuvino

Lanuvio (RM), Piazza della Maddalena 16
Info: +390693789237 | cultura@comune.lanuvio.rm.it | https://www.museumgrandtour.com/portfolio-item/museo-civico-lanuvio/
Orari: lun-mar-giov 10:00-13:00 | merc-ven-sab-dom 10:00-13:00/15:00-18:00

Santuario di Giunone Sospita

Lanuvio (RM), Parco di Villa Sforza Cesarini
Info: www.comune.lanuvio.rm.it
Orari: sempre aperto al pubblico

Torre di Porta Romana

Lanuvio (RM), Via della Libertà 1
Info: cultura@comune.lanuvio.rm.it
Orari: visitabile su prenotazione

Fontana degli Scogli

Lanuvio (RM), Via Sforza Cesarini 4
Info: cultura@comune.lanuvio.rm.it
Orari: sempre visitabile al pubblico

Museo diffuso lanuvino

Lanuvio (RM), incontro in Piazza Carlo Fontana
Info: 390693789237| luca.attenni@comune.lanuvio.rm.it | www.comune.lanuvio.rm.it
Orari: martedì – domenica 10:00 – 13:00/15:00 – 18:00