Musei Archeologici

Museo Civico Archeologico
“Roger Lambrechts”

Granaio Borghese
Via Fleming s.n.c.
Artena

ORARI
Chiuso il lunedì
Martedì e giovedì 9.00/13.00 – 15.00/18.00
Mercoledì e venerdì 9.00/13.00
Sabato e domenica 10.00/13.00 – 16.00/19.00

INFORMAZIONI
TEL. 0695191088 – amministrazione
TEL. 0695191040 – amministrazione
TEL. 0695191077 – direzione
TEL. 3478701320 – prenotazioni

MAIL:
direzione.museo@comune.artena.rm.it

 Il Museo ha sede nell’ex Granaio Borghese, imponente edificio di fine Settecento, restaurato nel 2009, che conserva intatta la sua semplice struttura architettonica.

Intitolato all’archeologo belga Roger Lambrechts, che per 25 anni ha diretto gli scavi nel vicino Piano della Civita, il museo ospita una variegata collezione archeologica. Il percorso di visita si distribuisce nelle due ampie sale poste al primo piano dell’edificio. Nella prima è possibile ammirare i numerosi reperti recuperati proprio negli scavi archeologici condotti sul Piano della Civita, che si distribuiscono in un arco cronologico che va dall’età tardo-arcaica e quella medio-repubblicana (inizi V – primo quarto del III secolo a.C.). Ceramiche, utensili e oggetti della vita quotidiana, spesso perfettamente conservati, illustrano il vivido racconto (altrimenti ignoto) di una comunità che viveva in posizione dominante sull’imbocco della valle del Sacco. Nella seconda sala i materiali recuperati nel territorio (sia casualmente che in attività di ricognizione) e quelli emersi nelle regolari campagne di scavo condotte in una villa romana costruita (nel I sec. a.C.) nell’area oramai abbandonata (dagli inizi del III sec. a.C.) dell’abitato in loc. Piano della Civita, consentono di cogliere l’articolato sistema insediativo delle campagne circostanti, attraversate dalla via Latina e caratterizzate dalla presenza di ville rustiche frequentate fino in età tardo-antica.

All’istituzione museale è collegata l’area archeologica di Piano della Civita, situata a circa un chilometro dal centro storico cittadino, a 631 metri di altitudine. Immerso in uno straordinario paesaggio, con vedute che spaziano dai Monti Lepini ai Castelli Romani, dalla valle del Sacco fino ai Monti Prenestini, il sito conserva resti di un abitato, difeso da mura in opera poligonale, vissuto fino al III sec. a.C., e, sulla terrazza centrale sostenuta da un imponente muro di terrazzamento in opera poligonale, i resti di una villa rustica romana abitata tra il I sec. a.C. e il II sec. d.C., e frequentata in varie modalità fino al VII sec. d.C., ancora oggetto di scavi.
           

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Galleria

Campagna fotografica realizzata nell’ambito del progetto “Oltre Roma” e finanziata dalla Regione Lazio, Avviso Pubblico “La cultura fa sistema 2021”