L’Area Archeologica delle SS. Stimmate di Velletri si innalza sul colle dove sorse il primo insediamento urbano della città, in una posizione privilegiata che domina lo sguardo: dalla valle sottostante, verso i Colli Albani, fino alla Pianura Pontina e oltre, verso il mare.

Le scoperte emerse nel tempo raccontano una frequentazione antichissima del sito, con tracce risalenti all’età del Ferro (IX-VIII sec. a.C.). Su questo stesso colle, nel VII-VI secolo a.C., fu edificato un tempio, successivamente trasformato nel corso dei secoli, fino all’erezione della chiesa intitolata, nel 1602, alla confraternita delle SS. Stimmate di San Francesco.

I primi rinvenimenti risalgono al 1784 e andarono a confluire nella celebre collezione del Cardinale Stefano Borgia. Tra questi, spiccano la celebre “Tabula Veliterna” e le vivaci terrecotte policrome che un tempo ornavano il frontone del tempio. Durante gli scavi condotti da Mancini nel 1910, emerse alle spalle dell’altare, sotto il pavimento parzialmente crollato, una cripta con soffitto a volta. Il presbiterio, racchiuso da quattro colonne in portasanta con capitelli in marmo, era preceduto da una balaustra in colonnine marmoree.

All’altare maggiore si accedeva tramite gradini, e custodiva le reliquie di Sant’Euticia (o Santa Euticchia), donate nel 1782 alla confraternita dallo stesso cardinale Borgia. Sotto il pavimento della navata si celava un cimitero sub pavimentale con epigrafi di nobili veliterni dell’Ottocento, oggi conservate presso il Museo Archeologico. Ancora oggi, grazie ai lacerti di stucchi ancora visibili, è possibile ricostruire la pianta della chiesa, un tempo ricca e solenne.

Nel 2016, grazie a un bando regionale, l’intero sito è stato oggetto di un importante intervento di valorizzazione: i lunghi lavori di restauro hanno restituito il giusto valore al complesso, dotandolo di una moderna struttura di copertura che ne consente la protezione e la fruizione pubblica.

L’Area Archeologica delle SS. Stimmate fa parte del sistema dei Musei Civici di Velletri, insieme al Museo Civico Archeologico “Oreste Nardini” e al Museo di Geopaleontologia e Preistoria dei Colli Albani.

L’Area Archeologica è aperta su prenotazione in orario di apertura dei Musei Civici di Velletri.

Per informazioni: www.velletrimusei.it