Musei Demoetnoantropologici

Museo della civiltà contadina

Palazzo di Corte
Piazza dei Caduti, 1
Gavignano

ORARI
Chiuso il lunedì
Martedì, mercoledì e giovedì 9.00/12.00
Venerdì 16.00/18.00
Sabato 09.00/12.30 – 14.00/17.00
Domenica 09.00/12.30 – 14.00/17.00

INFORMAZIONI

TEL. 3284929615

MAIL:
info@museogavignano.it

SITO INTERNET

Il Museo è ospitato negli ambienti quattrocenteschi del Palazzo Baronale, già sede nei primi anni del Novecento di una scuola tipografica gestita dalle suore Pie Operaie. L’allestimento, articolato in otto spazi espositivi, ricostruisce il vissuto agrario della comunità locale, ponendo al centro l’esperienza e la memoria della società rurale gavignanese.

In questo contesto, ad alcuni manufatti è stato assegnato un ruolo fortemente simbolico e identitario. L’aratro è presentato come emblema del rapporto tra uomo e terra, mentre l’orologio della chiesa e la campana che scandiva il tempo del lavoro, del riposo, della preghiera e delle ricorrenze si fanno metafora della ciclicità della vita.

Il primo salone è organizzato in cinque sezioni tematiche dedicate alle attività produttive: il lavoro nei campi, l’allevamento, i mestieri tradizionali, la viticoltura, l’olivicoltura e il fuoco, elemento imprescindibile sia per le attività lavorative, sia per il focolare, simbolo della coesione familiare.
La seconda sala ricostruisce un ambiente domestico, incentrato sulle attività femminili con oggetti di uso quotidiano trasmessi di generazione in generazione. Questo spazio riflette l’approccio museale partecipato, volto alla trasmissione della memoria familiare e affettiva.

Al piano superiore, due ambienti sono dedicati ai momenti di svago e all’espressione musicale della comunità: la musica legata alle ricorrenze religiose, le bande musicali popolari e il coro polifonico locale testimoniano l’importanza della musica come linguaggio collettivo e mezzo di coesione sociale. Il secondo spazio conserva gli strumenti, le macchine e i caratteri della storica scuola tipografica, dove molti giovani gavignanesi si formarono nei primi decenni del Novecento.
L’allestimento si è recentemente arricchito con nuove sezioni dedicate al paesaggio sonoro e alla musica pastorale. Questo spazio laboratoriale, ispirato ai principi dell’etnomusicologia e della salvaguardia del patrimonio immateriale, consente l’ascolto di registrazioni tradizionali e favorisce la ricerca sulla cultura orale e musicale della Valle del Sacco.

Il museo è inserito in OMR (Organizzazione Museale Regionale).

Video

Galleria

Campagna fotografica realizzata nell’ambito del progetto “Oltre Roma” e finanziata dalla Regione Lazio, Avviso Pubblico “La cultura fa sistema 2021”