Come un vero viaggiatore del Grand Tour, il visitatore appassionato di archeologia antica e arte moderna, può incamminarsi tra Frascati e Monte Porzio Catone sulle orme di Cicerone e degli altri scrittori latini, alla ricerca di quei luoghi di otium che hanno caratterizzato sia l’antichità che l’età moderna!

Una volta giunto comodamente nella Piazza G. Marconi della rinomata cittadina di Frascati, il turista è subito immerso in un contesto traboccante di storia. Dallo scenografico Monumento ai Caduti che, come un cannocchiale, inquadra visivamente in lontananza Villa Aldobrandini (progettata dalla grande triade di architetti Della Porta, Maderno e Fontana, per il nipote di papa Clemente VIII tra il 1598 e il 1602 e tuttora residenza del principe Aldobrandini), sull’estremo angolo di sinistra della piazza può facilmente riconoscere la struttura seicentesca delle Scuderie Aldobrandini. Le Scuderie – già visibili nell’incisione di Matheus Greuter del 1620 – erano nate come struttura di servizio dell’omonima villa ma nel 2000 sono state riprogettate dall’archistar Massimiliano Fuksas come Museo Tuscolano, uno spazio polifunzionale concepito per accogliere la collezione archeologica e moderna permanente insieme a mostre d’arte temporanee, laboratori didattici, spazi multimediali e un auditorium. Il nucleo più consistente della collezione è caratterizzato dai reperti rinvenuti a Tuscolo, mentre all’interno della sezione moderna spicca il ritratto del Cardinale Enrico Benedetto Duca di York, figlio di Giacomo III Stuart, vescovo della cittadina frascatana per ben quarantadue anni. 

Da Piazza Marconi il visitatore si dirige verso i cosiddetti “vialoni” sulle orme delle Ville Tuscolane: su Via Annibal Caro si apre, infatti, con quattro imponenti scalinate in pietra sperone, il Parco Monumentale di Villa Torlonia accessibile attraverso due rampe che convergono verso una fontana centrale con un mascherone e un’aquila, simboli della famiglia Conti. Il Parco, miracolosamente salvo dopo i bombardamenti del 1943-1944, fu voluto dall’illuminato cardinale Scipione Borghese e spicca per la mirabile presenza del Teatro delle Acque realizzato dagli architetti Carlo Maderno, Flaminio Ponzo e Giovanni Fontana. 

Dopo aver passeggiato per le vie del centro storico di Frascati, il visitatore può finalmente dirigersi verso Monte Porzio Catone, avendo come meta Villa Mondragone, nella cui proprietà si sono succedute le famiglie Altemps e Borghese. 

La moderna villa – attualmente sede dell’Università di Roma Torvergata – fatta edificare a partire dal 1573 da Martino Longhi il Vecchio, divenne la residenza estiva di papa Gregorio XIII, il cui stemma araldico era caratterizzato proprio dalla presenza di un drago, da cui il nome della villa. Qui papa Gregorio XIII promulgò la celeberrima bolla Inter gravissimas con cui si diede avvio alla riforma del calendario gregoriano, ancora oggi in uso.

Rimanendo nel territorio comunale di Monte Porzio Catone, ma spostandosi sull’omonima altura situata nel Parco Regionale Naturale dei Castelli Romani, il visitatore può finalmente concludere il suo itinerario rilassandosi al tramonto, tra la natura e le vestigia del Parco Archeologico Culturale di Tuscolo. È proprio qui che il contemporaneo “grand turista” potrà ricostruire la storia dei resti archeologici ammirati nel Museo Tuscolano di Frascati, completando il percorso attraverso le rovine archeologiche dell’antica Tusculum.

Le origini dell’antica cittadina affondano nel mito della fondazione da parte di Telegono, figlio di Ulisse e della maga Circe; ciò che è certo, però, è che l’area dell’acropoli fosse occupata sin dall’Età del Ferro, mentre la sottostante area monumentale a partire dal VII-VI sec a.C. Grazie alla sua posizione strategica, Tusculum ebbe sempre un ruolo rilevante, sia in epoca romana che in epoca medievale, divenendo luogo di residenza privilegiato dell’aristocrazia romana e, successivamente, del potente casato dei conti di Tuscolo. Rivale pericolosa a causa della sua vicinanza con Roma, venne del tutto distrutta e abbandonata nel 1191. Dell’antica Tusculum rimangono ancora visibili il teatro e i monumenti del foro, oltre a un santuario extraurbano e due distinti edifici termali.